20 LUGLIO 2018 - COMUNICATO ITALIA NOSTRA
SANTA MARIA DELLA PIETA'
Uno straordinario complesso storico, architettonico e ambientale
Italia Nostra Roma aderisce agli Appelli degli Urbanisti, delle Realtà territoriali e della Salute Mentale per fermare il Protocollo proposto sul suo futuro dalla Giunta Regionale alla firma delle sole Giunte del Comune e della Città Metropolitana.

Il protocollo è stato proposto da una delibera di Giunta Regionale del 10 luglio scorso.
Nel documento vengono già decise tutte le destinazioni dei 35 padiglioni del complesso dell' ex Manicomio, per cui ben il 75% viene destinato a polo sanitario denominato “Città della salute e del Benessere”.

Sembra che in tutta fretta si dovrebbero approvare tali decisioni solo nelle Giunte del Comune e della Città Metropolitana senza passare per il voto delle due Assemblee degli eletti.

Il fatto grave è, inoltre, la totale esclusione da ogni forma d' informazione e partecipazione dei cittadini, in particolare di quelli che hanno firmato in più di 10.000 la proposta di delibera d'iniziativa popolare per l'utilizzo a servizi pubblici socio-culturali.

Le richieste dei cittadini furono accolte nella delibera del Consiglio comunale n. 40 del 2015 (Giunta Sindaco Marino) votata anche dagli allora Consiglieri di opposizione del M5S con linee guida oggi scomparse dal testo del protocollo.

Il protocollo appare in totale contrasto con il Piano regolatore vigente in quanto con l'Art. 15 delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) si prescrivono per il Complesso, destinato a Centralità Urbana per servizi pubblici, un Progetto Urbano che deve essere preceduto da uno “Schema d'Assetto Preliminare” (SAP) istruito dall'Amministrazione comunale che deve predisporre consultazioni e conferenze in merito.

Il SAP viene approvato dalla Giunta comunale e pubblicato per 30 giorni entro i quali possono essere presentate osservazioni relative all'aspetto urbanistico proposto.

Come è evidente, si sta procedendo senza rispettare le regole, attraverso un protocollo che si vuole far approvare senza alcun tipo di coinvolgimento dei cittadini e neppure dei Consiglieri comunali e della Città Metropolitana.

Italia Nostra Roma chiede agli eletti del Comune e della Città Metropolitana di fermare questo procedimento che li esclude di fatto dalle decisioni.

Italia Nostra Roma considera questo metodo inaccettabile perché cancella ogni possibilità di consultazione dei cittadini non rispettando oltre le norme del PRG neanche il Regolamento della Partecipazione ancora vigente.